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Immagine del redattoreAlessandro

Cosenza, una città (18-30 maggio 2011)

"19.159 voti, dotto', noi avevamo contato 19.160, dotto', se trovo chiru 'ca un v'ha votato, sono cazzi!" "Ma magari qualcuno ha avuto un problema: era malatu" "Dotto' lei vingerà perché é indulgente" "eh, lo so, lo so: forse a volte anche troppo" "Dotto', anche modesto siete" "Ma no, ma no..." (della serie: Cosenza, una città indulgente)

Uno dei candidati al ballottaggio nel suo studio, la sera da solo mentre pensa a quando durante il falo' del 1976 fece l'amore con la sua prima ragazza politicamente disinibita: "Ballottaggio, ballottaggio, ma chi me lo avrebbe mai detto che sarei arrivato a questo punto" (della serie: Cosenza, una città malinconica)

"Allora si mintimu chissi chiü chissi e chiss'avutri, quanni voti facimu?" "Sempre troppo pochi per dimenticare di essere stati traditi al primo turno" "Avimi 'i pensà aru futuro" (della serie: Cosenza, una città progressista-vendicativa)

"Papà e ora per il ballottaggio a chi votiamo?" "Tu voti a chini ti dicu iu" (della serie: Cosenza, una città e le cose che cambiano)

"E ora si riaprono i giochi" "ahahahhahahahahahaha" (della serie: Cosenza, una città e le risate della triade)

"Direttore, ma se alle primarie portavamo quelli di destra e adesso al ballottaggio portiamo quelli di sinistra, come facciamo a difendere agli occhi dei nostri lettori la nostra coerenza in quanto testata giornalistica?" "Ma tu chini cazzu si'?" (della serie: Cosenza, una città e i nostri lettori)

Direttore, ma se prima portavamo quelli di destra e adesso al ballottaggio portiamo la sinistra, come facciamo a difendere agli occhi dei nostri lettori la coerenza della testata?" "Grazie di questa puntualizzazione, ne terro' conto quando discutero' della politica editoriale con l'editore e nell'assemblea degli azionisti... mmrrmrggg ahahahahahAHAHAHAHAHAH" (della serie: Cosenza, una città e la politica editoriale)

"Abbiamo già vinto!" (della serie: Cosenza, una città passatista)

"Il trasversalismo imperante é una politica che non ci sentiamo di abbracciare" (della serie: Cosenza, una città prima del ballottaggio)

"Dotto', dicitami 'na cosa: ma l'assessorato ara cultura é già assegnato? No, perché tiagnu 'nu genero spiartu, ma spiartu che potrebbe fare al caso vostro" "Ma m'assicuri che è spiartu?" "Eh, dotto', para 'nu cazzu d'Einstein" (della serie: Cosenza, una città relativista)

"Ora che ti abbiamo fatto arrivare la ballottaggio, devi fare quello che ti diamo noi" "Va bene" "Bravo, cosi' arriviamo al comune" "Devo inziare a spogliarmi ora?" "Mmmmh, no per ora no" (della serie: Cosenza, una città Graham dove sei?)

"Prondo?" "Si', signu iu`. Sentami 'na poco, ma pi' chira cosa là" "Chiaramende, sinni parra solo in consequenza del risuldado del ballottaggio" (della serie: Cosenza, una città chiaramende)

"E non credete a quello che vi diranno: non é vero che ci sono degli accordi sottobanco, che alcuni si sono presentati per poi gestire un pacchetto di voti in vista del ballottaggio e così riuscire a prendere qualche posto dopo che mi avranno eletto: non é così, almeno per quanto mi riguarda sono eletto dai cittadini" (della serie: Cosenza, una città democraticamente sottobanco)

"Ma i cittadini, i cittadini, che cosa sono questi termini generici: io sono cittadino, ma ho anche un nome e un cognome, e vogli oche tutti dicano chiaramente senza alcun problema a chi hanno votato e perché?" "Ah, perché secondo te lo sanno?" " (della serie: Cosenza, una città consapevole)

"Ho sbagliato, lo so, ma é stato un periodo difficile. Cercate di capirmi" "Va bene. Ma per i prossimi quattro anni dovrai dire che sei un moderato di centro" "E cosa vuol dire?" "Fallo, tu 'u dicimi nua e mo' statti cittu" (della serie: Cosenza, una città confessionale)

"Allora abbiamo fatto la riunione per il ballottaggio: noi siamo con maruzzu" "Oh, finalmente una decisione chiara" "Attenzione, non è finita: pero' ufficialmente noi siamo con l'altro" "Para fricacombagni" (della serie: Cosenza, una città fricacombagni)

Ambulatorio medico, gente in attesa che disute animatamente, il primario esce dallo studio perché sente rumore "Allora? In tutto il mondo esista la fila. A Cusenza esista fricacombagni. Smettetela". I pazienti chinano la testa cittu cittu, poi uno dice: "Oh, paranu l'elezioni" (della serie: Cosenza, una città fricacombagni)

"Consideriamo il traguardo di aver superato il primo turno, già una vittoria. Credo che l'entusiasmo dei nostri sostenitori ci spingerà fino alla vittoria finale" (della serie: Cosenza, una città e la retorica du 'u pallune)

"Ma tu si ciuatu 'a scriva si cose?" "Ma tu a chi hai votato?" (della serie: Cosenza, una città malata)

"Va bene, va bene, tanto prima o poi non deve passare da noi?" "Lo sapevo che dovevo cambiare strada chira vota là" (della serie: Cosenza, una città Frà Cristofaro)

"'Na vota mica era cumu mo': c'era ' u partitu 'iRoma ca decidia chini portà e chini non portà" (della serie: Cosenza, una città e la nostalgia delle gite organizzate)

"In tutta Italia si afferma la sinistra, in Calabria si afferma la destra: come commenta questo dato?" "E mo' chi cazzu vu?" (della serie: cosenza, una città originale)

"In Italia si afferma la sinistra, in Calabria la destra:commenti?""La destra in questa Regione ha lavorato bene grazie alla nuova giunta e i calabresi sanno riconoscere un buon governo indipendentemente dalle affermazioni dei giornali faziosi" "Perché quelli locali che dicono?"Sanno riconoscere un buon governo indipendentemente dalle infamie delle testate di sinistra"(della serie: Cosenza, una città e la riconoscenza)

"Ciantu voti 'i porta Mariolino che 'u palazzu sua su tutti schierati, i voti 'i l'ex sinnacu ni 'i simu già spartiti aiari sira sutta 'a casa i chini sa tu: ni restanu l'indipendenti, ca su 'na variabbile" "E chissi cca.. s'independenti, addi si riuniscianu ca ci vado a parlare io" (della serie: Cosenza, una città fetta di torta)

"Ma unni sposti i voti tua nemmeno si ti porto pua ari provingiali?" "Eh, si' camba cavallu" (della serie: Cosenza, una città meglio un uovo oggi)

"SIETE MEGLIO DI QUELLO CHE VOGLIONO FARVI CREDERE" (della serie: Cosenza, una città 'u sapimu 'u sapimu)

"Aviti ragiuni puru voi?" "Noi chi?" "Vua, vua"

(della serie: Cosenza, una città vua)

"io a Maruzzo, 'nculachilemuartu, gli ho sempre voluto bene" (della serie: Cosenza, una città che ama)

"Maruzzo, 'nculachitemuratu, sei tutti noi" (della serie: Cosenza, una città tutti noi)

"Io e Maruzzu, 'ncualchilemuratu, faciamo 'i scole assieme" (della serie: Cosenza, una città scolare)

"Maruzzo, 'nculachilemuratu, é la soluzione migliore" (della serie: Cosenza, una città soluzione migliore)

"Maruzzu, 'nculachilemuratu, é stata la nostra scelta fin dall'inizio" (della serie: Cosenza, una città dall’inizio)

"Maruzzu, 'nculachilemuratu, é 'nu figliu 'ndrocchia" (della serie: Cosenza, una città ’ndrocchia)

"Maruzzu, ohi chir'amicu mia 'nculachitemu'"" (della serie: Cosenza, una città amicu)

"Ma diciami a chin'ha votato..." "noni, non te lo dico" "eddai dà" "no. lassami fricà"

"uhm, ho capito, vabbü" "che hai capito mo'?" ""T'hannu fricatu puru sta vota"

"'nculacchitemuartu 'ncu’" (della serie: Cosenza, una città t'hannu fricatu.

"Chitemmu', chitemmu' addivà?" "mo', tiagnu a cchi fa" "Eh, scappa sca', tanto prima o poi ti piglio" "Toni', 'u vu capi' ca iu a maruzzu l'ho votato e puru mujerma" "E a fissi 'i mammata no?" (della serie: Cosenza, una città e a fissi 'i mammata no?)

"Caro, ce l'hai fatta" "Lo sai che ti amo" "Adesso possiamo ricominciare daccapo, con questo nuovo incarico" "Si', e magari comprare anche una casa nuova per la nostra famiglia" "E avremo l'autista e la macchina?" "tutto quello che vuoi, amore mio" (della serie: Cosenza, una città amore mio)

"Mo' che c'è Maruzzu, 'i cose cangiano" (della serie: Cosenza, una città e l’abisso)

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